“You can’t escape my private eyes. […] They see your every move”: così cantava il duo statunitense Hall & Oates nel 1981, in dubbio sulle reali intenzioni e sui veri sentimenti di una ragazza. In differenti contesti, del resto, ognuno di noi vorrebbe avere il controllo massimo sulle situazioni e vedere come effettivamente si comportano le persone: se in ambito sentimentale potrebbe essere eticamente scorretto, ciò risulta, di contro, quanto mai essenziale e assolutamente lecito – nei limiti del panorama legislativo – in altri contesti, tra cui quelli delle realtà aziendali, in cui si dimostra cruciale una accurata pianificazione per gestire i lavoratori. Di fatto, però, questo compito può essere davvero arduo, nonché dispendioso in termini di tempo; comporta tutta una serie di procedure e attenzioni, che spesso risultano essere tesoro di errori passati, come illustra bene il seguente articolo de “Il Sole 24 ore” (https://www.ilsole24ore.com/art/pianificazione-e-l-arte-capire-quali-errori-conservare-AD3os0DB). Tuttavia, tale task è estremamente produttiva se vista nella longue durée, specialmente se si riesce a renderla automatizzata.
I vantaggi della pianificazione
La pianificazione permette di ottenere risultati coerenti, riduce i costi, diminuisce la possibilità di errori, massimizza la produttività; inoltre, nei casi in cui essa risulti automatizzata, garantisce piena visibilità e trasparenza, comunicazione semplificata, incremento di efficienza, risparmio di tempo e denaro. Va da sé, poi, che un sistema di questo tipo permette di evitare tutte le situazioni legate ai cosiddetti “furbetti del cartellino” i quali, benché si credano tanto scaltri, in realtà non fanno altro che rischiare una serie piuttosto nutrita di pene disciplinari, come illustra chiaramente la pagina relativa (https://www.laleggepertutti.it/419119_furbetti-del-cartellino-cosa-rischiano) della testata giornalistica “La legge per tutti”.
Certamente, realizzare un sistema automatizzato non è impresa semplice, in special modo per chi non sente un grande feeling con la tecnologia.
L’utilità dei software di rilevazione virtuale
Per ovviare a tale problema, è possibile scegliere un software di rilevazione virtuale tra quelli presenti sul mercato; questo, opportunamente unito e collegato ad apposito hardware, risulta una soluzione ottimale per la gestione delle presenze. Tra quelli disponibili in commercio spicca sicuramente il programma sviluppato dalla Valeprog (https://valeprog.it/Software/RilevatoreVirtuale.aspx ), che permette di trasformare in un timbracartellini praticamente qualsiasi PC, anche quello più obsoleto e spesso gettato nel dimenticatoio, seppur ancora funzionante. Con un applicativo del genere pianificare e controllare i cartellini dei dipendenti diventa un’operazione semplice e funzionale, sia da parte dei datori di lavoro sia da quella dei dipendenti. Inoltre, con questo espediente si possono evitare gli errori che comunemente si verificano in operazioni di tal genere (e.g. i dipendenti che riescono a cambiare liberamente i turni); risulta poi possibile gestire tutte le informazioni in un’unica postazione, con la facoltà di aggiornamenti in tempo reale.
Si consiglia vivamente, dunque, l’utilizzo di software di questo tipo, che permettono di effettuare molteplici operazioni con pochi clic del mouse, così da poter concentrare le risorse su quello che conta maggiormente nel proprio contesto produttivo.