Il risanamento di camini e canne fumarie si rende necessario quando sopraggiungono problemi legati al tiraggio del fumo, malfunzionamenti del sistema di riscaldamento e quando vi è il rischio, accertato, della presenza di amianto da incapsulare o sostituire.
Se la canna fumaria è danneggiata, esistono rischi concreti per la salute, visto che aumentano le possibilità di generare incendi domestici o perdite di monossido di carbonio.
Il punto di partenza quando si parla di canne fumarie riguarda una costante manutenzione, caratterizzata in particolare dalla pulizia, un intervento che deve essere eseguito con una certa regolarità per evitare l’accumulo di fuliggine e particolato, e per assicurare sempre un tiraggio adeguato. La pulizia della canna fumaria va eseguita almeno una volta all’anno (il periodo migliore è l’autunno) e le normative che si occupano degli interventi di manutenzione di canne fumarie e camini sono la UNI 10683 e la UNI 10845: è obbligatorio per legge pulire annualmente la canna fumaria, avvalendosi di imprese abilitate che po tranno rilasciare un certificato di conformità, ed anche i materiali che devono essere impiegati per il risanamento della canna fumaria devono rispettare i criteri di legge (i materiali impiegati dovranno essere resistenti alle componenti chimiche prodotte dalla combustione, alle sollecitazioni termiche e meccaniche).
La pulizia della canna fumaria permette una resa massima del sistema di riscaldamento ed un abbattimento dei consumi.
I danni
La canna fumaria è costantemente esposta ai vari agenti atmosferici, e pioggia, grandine o neve possono dar vita ad infiltrazioni che penetrano tra i mattoni, causando un deterioramento della superficie. Se la muratura dovesse risultare compromessa, potrebbe arrecare danni anche all’interno della casa, con problematiche legate alla perdita d’acqua. L’umidità causata dall’acqua colpisce anche la parte interna, compromettendone l’integrità.
Per individuare i danni, anche quelli invisibili, bisogna tornare alla necessità della manutenzione e dei controlli periodici: in questo modo sarà possibile rintracciare crepe, danni idrici, danneggiamenti delle parti interne, blocchi ed ostruzioni all’interno della canna fumaria.
Nel caso in cui non fosse possibile risanare la canna fumaria attraverso interventi periodici, sarà necessario procedere alla completa sostituzione.
Problema amianto
Se la canna fumaria è realizzata con l’amianto, bisognerà accertarsi dell’eventuale pericolosità della stessa. Infatti, una canna fumaria in eternit, se non presenta lesioni non va per forza rimossa, pur necessitando di un monitoraggio continuo.
Il problema eternit si manifesta in presenza di crepe e rotture, che potrebbero causare la fuoriuscita delle fibre di amianto, altamente nocive per la salute. In quel caso, si potrà procedere all’incapsulamento (la canna fumaria viene messa in protezione, senza rimuoverla, e dovrà essere controllata periodicamente) oppure alla rimozione: in questo modo la canna fumaria in eternit verrà rimossa e smaltita, e si procederà con il rifacimento totale della stessa, risolvendo il problema una volta per tutte.
A chi rivolgersi
Per capire se la canna fumaria sia realizzata in amianto, consigliamo di rivolgersi ad una ditta esperta, e specializzata in amianto come la EDILFUNI, un’azienda che esegue lavori su fune Roma che combina la tecnica tradizionale del lavoro edile con la tecnica innovativa del lavoro su fune, apportando velocità di esecuzione e limitata occupazione di spazio, senza rinunciare alla precisione e alla qualità del lavoro.