Sapere di cosa si parla quando si fa riferimento al management può essere utile per tutti coloro che hanno incarichi dirigenziali all’interno di un’azienda o nell’ambito di un’impresa, a prescindere dalle sue dimensioni. Grazie all’agenzia Umaniversitas, è possibile frequentare dei corsi dedicati ai manager, nei quali concetti legati alla gestione della risorse umane, alla consapevolezza di sé, alla valorizzazione delle proprie e altrui capacità e al necessario bilanciamento tra la sfera privata e la sfera lavorativa vengono spiegati e insegnati, in modo dettagliato e approfondito, con l’ausilio di professionisti ed esperti del settore.
Per avere un’idea della tipologia di corsi in questione, si può dare un’occhiata al sito www.umaniversitas.it. Tornando al management, può essere utile conoscere la distinzione tra manager e leader che un celebre studioso come Abraham Zaleznik, professore alla Harvard Business School, ha operato. Secondo Zaleznik, il manager deve essere considerato un amministratore che per il raggiungimento degli obiettivi a cui mira è costretto a destreggiarsi tra soluzioni in perenne equilibrio, dovendo bilanciare visioni opposte con il massimo del raziocinio e con un atteggiamento quasi impersonale, comunque freddo, non troppo distante da quella che potrebbe essere scambiata per passività. Il leader, d’altro canto, è più direttamente coinvolto nel rischio e nel caos, e in un certo senso sa e può tollerare il disordine. Anche per questo motivo tende a sviluppare progetti sempre nuovi e non rinuncia a trovare idee che si distanziano dal passato. Meglio sperimentare invece che riciclare, insomma, e così la condivisione di idee porta a un confronto, che non necessariamente deve essere morbido o privo di spigoli.
Ma cosa c’entra tutto questo con il management? Come si intuisce frequentando i corsi di Umaniversitas, nel contesto economico di oggi le aziende non hanno bisogno tanto dei manager, quanto dei leader, e questo è vero a maggior ragione quando si devono affrontare dei cambiamenti piuttosto rapidi. Insomma, l’autorità e la responsabilità sono importanti, ma devono essere adattate alla flessibilità, perché solo con questo atteggiamento si ha l’opportunità di adeguarsi alle circostanze che si susseguono e alle occasioni che si palesano giorno dopo giorno.
D’altro canto, il concetto di management non può essere separato da quello di leadership, intendendo quest’ultima come la capacità di convincere gli altri – e, nello specifico, i colleghi e i dipendenti – a raggiungere gli obiettivi che si desiderano. Per fare sì che il management abbia successo, dunque, c’è bisogno della leadership, un’attività che chiama in causa in modo significativo la sfera emotiva e la dimensione morale. Ecco, quindi, che il compito di un leader consiste nel saper ispirare, motivare e stimolare i soggetti con cui collabora, così che questi non si oppongano ai progetti stabiliti e contribuiscano al conseguimento delle finalità ricercate. Tutto può essere ricondotto a un solo, importante, fattore: la valorizzazione di tutte le persone che fanno parte di uno staff e che si attivano perché esso rimanga sempre unito.