DISOLEATORE PER PARCHEGGIO, IL GIUSTO DIMENSIONAMENTO

Sempre più spesso si leggono su internet suggerimenti e modi su quale sia il migliore disoleatore. Purtroppo come in molti aspetti la confusione porta a leggere notizie sempre contrastanti e contraddittorie, o nel peggiore dei casi informazioni fasulle. Cerchiamo di fare chiarezza con un esempio pratico.  Scegliamo quindi a titolo di esempio un parcheggio auto interrato in cui dobbiamo trattare le acque di lavaggio e simili presenti in tale parcheggio. Supponiamo per semplicità che il parcheggio interrato (auto rimessa) abbia una superficie totale pari a 1000 mq, di cui 100 mq sono dovuti alle rampe di accesso.  Si suppone che lo scarico finale di queste acque debba scaricare in una roggia nei pressi di tale parcheggio. Secondo il D.lgs 152/06 si deve garantire uno scarico di oli ed idrocarburi non superiore a 5 mg/litro – nel caso si supponga di trovare nelle acque altri inquinanti si deve determinare un idoneo trattamento a seconda dei citati eventuali carichi inquinanti.

Visto le premesse sopra dette, si deve prima di tutto stabilire la portata delle acque in ingresso al nostro disoleatore.  Le acque da trattare sono di due tipologie

  • Le acque piovane che arrivano sulle rampe di accesso pari a 100 mq
  • Le acque di lavaggio della rimessa interrata, con superficie di 900 mq

Nel primo caso si suppone un indice di piovosità i pari a 1 l/min su ogni mq. Tale valore è cautelativo, il minimo valore ammesso risulta di 0,5 l/min su ogni mq. Inoltre sempre per esempio si suppone che le rampe siano in asfalto, con un coefficiente di impermeabilità C pari a 0,9 (capacità drenante quasi nulla). Quindi tornato al nostro esempio si arriva ad avere una Q1 pari a Q1 =C * Sup * i= 0,9*100*1=90 litri/min (1,5 l/s)

Nel secondo caso le acque di lavaggio si considerano dovute al periodico lavaggio dei pavimenti, effettuato con apposita idropulitrice. Dai dati di targa di questa ipotetica idropulitrice si arriva ad un dato di 100 litri al  minuto, ovvero 1,66 l/s. Anche se tale lavaggio risulta saltuario lo dobbiamo considerare poiché si considera il caso peggiore per il dimensionamento.

Sommando le due si ha Qtot= Q1 + Q2 = 1,5 + 1,66 = 3,16 l/s ovvero 190 litri/min

Ora che abbiamo individuato la porta massima passiamo al dimensionamento della vasca disoleatore. Tipicamente il disoleatore – detto anche desoleatore – ha due vani interni, un primo vano di sedimentazione ed un secondo di disoleazione. A seconda dei casi i vani possono essere maggiori o diversi a seconda delle esigenze.

Il primo vano deve garantire un adeguato tempo di ritenzione, per garantire una prime efficace separazione delle particelle inquinanti. Un valore minimo da considerare è pari a 10 minuti. Considerata la portata il vano deve avere un volume di 190 x 10 = 1900 litri

Il secondo vano di filtrazione (che deve essere corredata di adeguato filtro a coalescenza a norma) in prima battuta deve avere un volume pari al primo vano diviso due ovvero a 850 litri.  Sommando i due dati si ha che la vasca deve avere un volume complessivo di 1900+850 = 2750 litri.

Andando sul catalogo MS Sinigaglia e sulle relative schede tecniche si vede che in questo caso si può scegliere il modello SMDDI10 costituito da una vasca cilindrica ad asse verticale con volume totale di 3500 litri, quindi a favore di sicurezza. Questo esempio permette di capire i criteri di scelta di un desoleatore per un parcheggio coperto, per altre informazioni potete visitare MS Sinigaglia

Ricordare sempre di verificare che il disoleatore sia certificato CE a norma UNI EN 858 e che sia dotato della targhetta di certificazione obbligatoria!