Il motore fuoribordo rappresenta per certi versi l’anima di un’imbarcazione, il perfetto connubio tra prestazioni e affidabilità, tra performance e sicurezza. Ma, come del resto accade per automobili, ciclomotori e camion, anche per un natante è bene ricordarsi dell’importanza di una manutenzione periodica. Troppo spesso infatti si tende a sottovalutare che, l’elemento a tutti gli effetti più importante della vostra barca sia durevole ed indistruttibile. Per certi versi è così, ma solo a fronte di un controllo costante: agenti esterni quali sole, depositi di sale o acqua marina stagnante potrebbero infatti contribuire, se sommate alle tante ore di navigazione, a danneggiarlo e se doveste ritrovarvi con il motore guasto in mezzo al mare potreste pentirvi di non aver effettuato una serie di semplici ma fondamentali azioni che è bene compiere prima di ogni uscita; o, ancora peggio, di non averlo sottoposto alla revisione per il rilascio del tagliando.
La manutenzione del motore fuoribordo
Ecco dunque una serie di passaggi che vi consigliamo di seguire scrupolosamente per una ottimale manutenzione ordinaria “fai da te” dei motori fuoribordo. Il primo step consiste nel risciacquare interamente il motore, non rimuovendo la calotta e, dopo aver immerso in acqua dolce il gruppo poppiero, avviare il motore lasciandolo attivo per una decina di minuti a velocità non elevata, così da eliminare ogni traccia di sale. Dovrete nel frattempo verificare la corretta circolazione dell’acqua all’interno della pompa, arrestando il motore qualora sia calda per non rischiare di danneggiarlo. Dopo aver scollegato il tubo della benzina, con il motore funzionante, lasciate bruciare il carburante residuo fino al suo completo spegnimento e senza mai accelerare. In questo modo andrete ad eliminare i depositi che potrebbero creare difficoltà nell’avviamento del motore. Gli ultimi passaggi consistono nel controllo di eventuali perdite di carburante o di acqua, nella verifica del livello dell’olio e, infine, nella lubrificazione delle parti elettriche e mobili del motore.
Tagliando periodico
Per quanto riguarda il tagliando il consiglio, per tutti i motori marini fuoribordo Yamaha, è quello di fare esclusivamente affidamento sulle officine autorizzate che, previa revisione, rilascino adeguata certificazione, la garanzia dell’utilizzo di componenti originali per eventuali sostituzioni e costi chiari e trasparenti. Il manuale di ogni motore indica quando è necessario recarsi in officina per il primo tagliando, che è comunque preferibile effettuare ad inizio stagione. Dopo la manutenzione dell'”anno zero”, per avere la certezza di navigare in totale sicurezza e senza il rischio di brutte sorprese in mare aperto, il suggerimento è quello di programmare i tagliandi, indipendentemente dal numero di ore di navigazione, annualmente. Personale specializzato potrà così controllare lo stato di usura dei componenti e delle parti meccaniche del motore fuoribordo, evitando che rotture o altri danni sopraggiungano nel corso della navigazione.
Rimessaggio invernale, a cosa prestare attenzione
Prima del rimessaggio invernale, manuale alla mano, è bene effettuare una manutenzione ordinaria controllando anzitutto le candele. Se andrete a versare in ogni cilindro una goccia d’olio le proteggerete nel modo migliore nel corso dei mesi invernali. Subito dopo averlo messo, azionate l’avviamento del motore con l’imbarcazione ferma per almeno un quarto d’ora. Altro importante passaggio è la verifica dello stato del filtro della benzina, da sostituire qualora troppo usurato. E la sostituzione, annualmente, della pompa dell’acqua, componente di primaria importanza per non compromettere il processo di raffreddamento del motore evitandone il surriscaldamento e conseguenti gravi danni alle parti meccaniche.