Gli oggetti sacri hanno tutti un significato specifico. L’abbigliamento del prete, ad esempio, è composto da vari accessori dalle origini molto antiche. Gli oggetti liturgici portano con sé specifiche ed esatte simbologie, che riportano alla nascita del Cristianesimo e alla vita di Gesù.
Il cingolo è utilizzato sia dai sacerdoti che appartengono alla Chiesa Anglicana sia da quelli operanti entro la Chiesa Cattolica. Si tratta nello specifico di un cordone, solitamente il lana che viene portato dal sacerdote in vita. Alle estremità di questa speciale corda sono sempre poste due nappe, una volta indossato si deve porre molta attenzione che queste due nappe siano sempre posizionate in allineamento con i fianchi. La simbologia legata a questo oggetto è molto antica. Prima di ogni celebrazione il prete lo indossa recitando questa frase: “Cingimi Signore con il cingolo della purezza e liberami dalle passioni della libidine, affinché rimanga sempre in me la virtù della continenza e della carità”. Il suo significato primario è quello quindi di cingere spiritualmente la vita del sacerdote ad un percorso di eliminazione di ogni tipo di tentazione. Un simbolo di penitenza che va a richiamare la notte nella quale il popolo ebraico consumò l’agnello di Pasqua con i fianchi cinti da corde. È quindi un accessorio molto importante e che non può mancare nell’abbigliamento di uomo di Chiesa, dato il suo alto significato sia morale che evocativo di fatti passati così importanti per la comunità religiosa. Il cingolo va portati sopra il camice e dato il suo alto significato è un oggetto molto importante ed indispensabile. Questi particolari cordoni sono indossati da diaconi, sacerdoti, preti e accoliti. Oltre alla lana per la loro fabbricazione vengono utilizzati anche materiali come la seta oppure il cotone.
I cingoli possono essere di quattro colori, in bianco sono indossati durante la celebrazione di matrimoni oppure battesimi, quelli in verde poi sono usati per le messe effettuate nel tempo ordinario. I cingoli in rosso sono quelli appositi per la celebrazione delle funzioni del periodo pasquale, mentre il viola è appositamente usato per la Quaresima e anche per l’Avvento. La tonalità in questi due periodi può essere accostata all’oro. Il significato simbolico è legato fortemente alle rimembranze degli ebrei e dell’agnello pasquale, raccontate nell’Antico Testamento. Anche in questo caso la simbologia è molto forte dato che il sacrificio dell’agnello è direttamente correlato con quello di Cristo, fatto per la redenzione e la salvezza dell’uomo. Il cingolo assume quindi diversi significati, repressione delle passioni terrene per elevare lo spirito a Dio oltre a reminiscenze e testimonianze del sacrificio di Gesù. Questa cintura è quindi da utilizzare solo durante la celebrazione delle diverse liturgie, le sue origini vengono fatte risalire all’epoca romana. Era difatti uso comune utilizzare una corda in vita intorno alle tuniche, questa tradizione fu poi adottata anche nel Cristianesimo. Una curiosità è anche quella che le preghiere prima di indossare il cingolo si differenziano nel rito romano e in quello ambrosiano, anche se il significato comune di preservazione dell’integrità morale del sacerdote è praticamente identico. Oltre ai cingoli liturgici esistono anche quelli di devozione come quello in onore della Madonna, del Signore, di San Francesco, di San Giuseppe.