Se siete una piccola partita iva e avete bisogno di uno spazio dedicato per svolgere il vostro lavoro e ricevere i vostri clienti, potreste pensare a prendere in affitto un ufficio in coworking.
Il coworking vi permette di condividere un ufficio con altri professionisti, riducendo così drasticamente le spese. Questo vi permetterà di far crescere la vostra attività più velocemente, evitando sprechi di denaro.
Inoltre, a differenza del lavoro da casa, avrete la possibilità di lavorare senza distrazioni e di ricevere i vostri clienti senza invitarli in modo poco professionale nel salotto di casa vostra.
Resta inteso che è uno spazio condiviso da più professionisti: ci saranno altre persone intorno a voi, che svolgono impieghi differenti, e questo potrebbe essere una fonte di distrazione.
Esistono normalmente due tipi diversi di affitto per un ufficio in coworking. Se volete sperimentare questa modalità di lavoro in modo provvisorio potreste prendere in affitto un ufficio per pochi giorni all’occorrenza.
Esistono moltissime aziende in Italia che offrono l’affitto di un ufficio in coworking a breve termine, come ad esempio Hubway.
Se invece la decisione è nel medio – lungo termine, dovreste affidarvi a un’agenzia immobiliare che possa affiancarvi nella scelta dell’ufficio per il coworking migliore per le vostre esigenze, con la relativa stipula del contratto di affitto. A tal proposito ci sentiamo di segnalarvi i consulenti immobiliari di Immobiliare Santa Liberata, azienda con sede nella provincia di Como, specializzata nell’affitto di uffici in coworking, magazzini e capannoni. Visitando questo sito potrete trovare moltissimi approfondimenti in materia di affitto per spazi di lavoro e consigli su come interpretare nel migliore dei modi i vari contratti di locazione.
Il contratto di affitto per un ufficio in coworking: cosa contiene
Se avete deciso di prendere in affitto un ufficio in coworking in pianta stabile sarete allora alle prese con la firma del contratto di coworking.
A differenza di un contratto di affitto classico, il contratto di coworking è più flessibile, in quanto il locatario mette a disposizione dell’affittuario, per un certo periodo di tempo, non solo l’immobile, ma anche l’arredamento e l’attrezzatura di base per poter lavorare.
Il grande vantaggio di un contratto di coworking è la flessibilità di prezzo e durata, che vi permette di compiere una scelta nel medio termine senza renderla quasi definitiva con un impegno di 6 anni, come avviene per il classico contratto di locazione.
Un contratto di coworking deve così contenere:
- i dati del locatario dell’ufficio
- i dati dell’affittuario
- la durata del contratto (in questo caso anche pochi mesi)
- il canone mensile da versare per l’affitto
- l’eventuale cauzione da versare alla firma (a differenza dei classici contratti di locazione, qui può non essere richiesta)
- i dati catastali che identificano l’immobile in oggetto
- i servizi che vengono offerti (utenze, arredamento, etc…)
In questo ultimo frangente, valutiamo sempre il canone rapportandolo con i servizi che ci vengono offerti. Le utenze saranno a carico nostro? È già presente tutto l’arredamento di cui avremo bisogno?
Fatte queste ultime valutazioni riusciremo a capire se il canone di affitto è adeguato e saremo così pronti a firmare il nostro contratto per questa nuova esperienza in coworking.